Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
La chimica dovrà giocare un ruolo centrale nel percorso delineato dai 17 Obiettivi per uno Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
La chimica sostenibile mira infatti a migliorare l’efficienza con cui le risorse naturali vengono utilizzate tramite la progettazione, la fabbricazione e l’uso di prodotti e processi chimici efficienti, efficaci, sicuri e più rispettosi dell’ambiente, applicando e considerando principi di sostenibilità e circolarità a partire dalla fase di design di una nuova molecola, di un nuovo processo.
Chimica leader nella sostenibilità.
L’industria chimica rappresenta un modello di riferimento per la sostenibilità in tutte e tre le sue dimensioni (economica, sociale e ambientale). Infatti, guida la classifica dei settori industriali italiani in base al Prodotto Interno Qualità, un indicatore elaborato da Symbola (la Fondazione per le Qualità Italiane) che misura la ricchezza nazionale prodotta secondo tutti gli aspetti qualificanti dello sviluppo sostenibile che sfuggono alla tradizionale misura del PIL.
La chimica – come scienza e come industria – è fondamentale per trovare le soluzioni tecnologiche alle grandi sfide del futuro dell’umanità, come il cambiamento climatico o la scarsità delle risorse. Un’industria indispensabile e da lungo tempo orientata alla sostenibilità è il ritratto che emerge anche dai dati del 26esimo Rapporto Responsible Care, il programma volontario mondiale che, per la Chimica in Italia, è curato da Federchimica.
Secondo il Rapporto, l’industria chimica si conferma un comparto virtuoso nella sicurezza e nella salute dei dipendenti, con un bassissimo numero di infortuni e malattie professionali che, rispetto alle ore lavorate, sono diminuiti al ritmo medio annuo rispettivamente del 3,7% e del 5,4% dal 2010.
Sotto il profilo ambientale, il settore è già in linea con gli obiettivi dell’Unione europea sui cambiamenti climatici al 2020 e al 2030. Rispetto al 1990, ha ridotto i gas serra del 54% e l’efficienza energetica è migliorata del 49% rispetto al 2000. Le emissioni in atmosfera e gli effluenti negli scarichi idrici si sono drasticamente ridotti del 97% e del 77%.
L’industria chimica è inoltre impegnata nel perseguimento dell’economia circolare: lo testimonia, ad esempio, la quantità di rifiuti generati a parità di produzione, diminuita del 7,7% rispetto al 2017; il riciclo è tra le prime modalità di smaltimento (26,8% in netto aumento) e solo per il 4,8% si ricorre alla discarica.
La chimica è motore di sostenibilità grazie alla sua capacità di allontanare i limiti dello sviluppo ottimizzando i processi e utilizzando sempre meglio le risorse, minimizzando l’uso di quelle più preziose, riutilizzandole o sostituendole con altre meno rare e costose, valorizzando anche gli scarti.
Su iniziativa dell’ONU, il 2019 è stato proclamato l’Anno Internazionale della tavola periodica degli elementi di Mendeleev (in occasione del 150° anniversario della sua introduzione), proprio al fine di riconoscere l’importanza della chimica per la promozione dello sviluppo sostenibile e la ricerca di soluzioni alle sfide globali.